Tradizione
Intorno al 1624, in
contrada Rocca Incavalcata, un'umile donna in compagnia della sua figlia cieca
sin dalla nascita, si portava nei dintorni di Alessandria della Pietra (così si
chiamava allora il paese) per raccogliervi selvatiche pianticelle. pervenuta presso
la vetta di una collina, adagia la giovinetta in prossimità di un pianoro
sottostante un piccolo promontorio di roccia bianca e va alla ricerca della
verdura per sfamare la sua famigliola. Mentre la donna è ormai distante e dalla
parte opposta della rocca, una donna di eccelsa bellezza appare alla figlia e
le dice: - Io sono la Regina dei cieli, va' dal Parroco, dai Magistrati e dal
popolo tutto, annunzia loro che sarò io la protettrice di Alessandria, e qui
dovranno edificare un Santuario per adorarvi il mio simulacro serbato in quella
spelonca - la cieca soggiunge: - forse non presteranno fede alle mie parole -.
E la Vergine palpando le ottenebrate pupille della miserella: - or vanne e
sarai creduta -. La visione scomparve e la cieca, attonita, vide il creato. La ragazza,
dopo attimi di smarrimento - per la prima volta vede e non riesce a capire che
cosa le stia succedendo - prova una gioia indescrivibile e comincia a chiamare
la propria mamma per parteciparle il miracolo. La donna, preoccupata dai richiami
della figlia, con agitazione e affanno raggiunge il luogo dove l'ha adagiata e
scopre che la figlia riesce a vederla. La ragazza, raggiante di gioia, racconta
dell'apparizione e immediatamente si dirigono in paese per informare il
Parroco, i Magistrati e il popolo alessandrino e sollecitarli a portarsi nel
luogo dell'apparizione per cercare in una piccola grotta, scavata nella stessa
Rocca dell'apparizione - probabilmente una cava di pietra per produrre gesso e
materiale per fabbricare - una statuetta di marmo che raffigura la Madonna col
Bambino Gesù tra le braccia. Il Parroco, i governanti e il popolo alessandrino,
in poco tempo, si organizzano e partono in direzione del luogo
dell'apparizione. Giunti sul posto indicato dalla ragazza miracolata, individuata
la rocca, gli uomini si mettono a cercare tra tante pietre bianche ammucchiate
nella grotta usando la massima attenzione. Uno di loro improvvisamente grida: -
fermi! fermi! la truvavu! 'na statueddra di petra c'è! - Con tanta cura vengono
tolte le ultime pietre e, presa con la delicatezza che si usa per un neonato,
viene mostrata al popolo che immediatamente si prostra in ginocchio e osserva
incredulo il prezioso simulacro della Madonna. La ragazza si avvicina
rapidamente all'uomo che tiene la statua e rivolgendosi al Parroco dice: -
Madonna della Rocca! così dobbiamo chiamare la statua! così mi è stato detto
dalla bella Signora! -. Circa sei anni dopo il ritrovamento, sulla Rocca
dell'apparizione - Pietra di grazia - dove erano avvenuti due miracoli - la
vista alla ragazza cieca dalla nascita e il ritrovamento del simulacro - viene
fabbricato, con il concorso di tutta la comunità alessandrina, un Santuario
dove onorare e venerare la Madonna SS. della Rocca. La Baronessa Elisabetta
Barresi, pochi giorni dopo i fatti prodigiosi, fa traslare la preziosa statua
della Madonna nella sua residenza di Palermo - Villa Resuttana - dove rimarrà
fino al 29 marzo del 1873. Ad Alessandria, però, viene inviata una copia fatta
scolpire dalla Baronessa. Dopo numerosi fatti prodigiosi avvenuti all'interno
della Villa Resuttana (San Lorenzo Colli, Palermo), in particolare una
lacrimazione della statua, il Principe Spatafora, discendente dei Napoli
Barresi, decide di contattare le autorità di Alessandria della Rocca per
partecipare la sua disponibilità a donare la preziosa statua della Madonna
della Rocca al popolo alessandrino. La notizia viene immediatamente partecipata
alla comunità che immediatamente si organizza per riportare in paese la propria
Patrona, la Madonna della Rocca. Un folto gruppo di uomini, il 29 marzo del
1873, quando ancora non è spuntata l'alba, con muli e cavalli, parte alla volta
di Palermo. Raggiunge la Villa Resuttana nel tardo pomeriggio e,
prelevata la statua, riparte per Alessandria qualche ora dopo la mezzanotte. Il
30 marzo 1873, verso sera, accolta da tutto il popolo alessandrino, la statua
della Madonna della Rocca viene portata in chiesa Madre. Durante la
processione, all'imbocco della via Roma, sotto gli occhi di tutti i
partecipanti, avviene un miracolo: il signor Domenico Guida Brio, che si è
recato a Palermo, con gli altri uomini, nonostante la sua disabilità agli arti
inferiori - camminava con le stampelle - improvvisamente sente un forte calore
ed energia ad una gamba, e butta via una stampella; riprende a camminare e, tra
lo stupore della folla, dopo alcuni metri sente gli stessi sintomi di prima
nell'altra gamba e butta via l'altra stampella. Domenico cammina con le proprie
gambe. La Madonna della Rocca ha compiuto un altro miracolo.
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